CCNL PELLI E CUOI E OMBRELLI
Varata la piattaforma rivendicativa
220 euro l’aumento per il triennio
Concluso il percorso assembleare, quest’oggi la delegazione trattante del contratto nazionale di lavoro delle pelletterie della Uiltec Uil e degli altri due sindacati di settore ha varato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo. Il documento sarà inviato immediatamente ai rappresentanti delle controparti, l’associazione confindustriale di Assopellettieri, per iniziare al più presto possibile le trattative.
Il contratto, che scadrà il prossimo 31 marzo, interessa circa 56 mila lavoratori in oltre 5000 imprese. La vigenza del prossimo contratto nazionale dovrà avere durata triennale ed esattamente dal 1° aprile 2023 – 31 marzo 2026.
Parte economica
La richiesta economica complessiva avanzata dai sindacati di settore nella piattaforma è pari a 220 euro mensili al 3° livello di inquadramento contrattuale nel triennio
Per quanto riguarda l’elemento di garanzia retributiva i sindacati chiedono di trasformarla in elemento perequativo, portando a 400 euro annui l’indennità per i lavoratori a carico delle aziende che non praticano la contrattazione integrativa.
Parte normativa
La piattaforma presentata da Uiltec e dagli altri due sindacati di settore contiene molte richieste di miglioramento in tema di diritti individuali, sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulle tutele in caso di malattia. Cuore principale delle rivendicazioni, oltre alla parte salariale e all’aumento delle indennità di turno, è la richiesta di revisione totale dell’inquadramento contrattuale, con una proposta definita che va a riconoscere la professionalità dei lavoratori e la valorizzazione del capitale umano. I sindacati, infine, chiedono l’aumento dei contributi aziendali destinati a Previmoda (Fondo di previdenza complementare) e a Sanimoda (Fondo sanitario).
Il settore della pelletteria rappresenta in assoluto il segmento più importante del lusso all’interno del sistema moda in Italia. Il settore è in ottima salute e negli anni ha saputo mantenere la sua leadership nel mondo, grazie alla sua capacità di coniugare un costante rinnovamento strategico-organizzativo con una tradizionale sapienza artigiana e un forte contenuto di design. L’export della pelletteria italiana ha superato i livelli pre-Covid, mentre il fatturato totale, con oltre 10 miliardi di euro, rappresenta il 12,1% dell’intero settore della moda.