CONSIGLIO TERRITORIALE UILP BRESCIA Brescia, 02 maggio 2025
Il Segretario Generale di UILP Brescia, Cesare Meini, apre i lavori del Consiglio Territoriale Provinciale.
Argomento di base è il DEF governativo: nel documento è introdotto il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, ma questo è valido solo per alcune fasce di lavoratori e per un periodo limitato nel tempo, senza nessuna applicazione strutturale del taglio. Per i pensionati invece il taglio del cuneo non è previsto e questa è una nuova penalizzazione dopo la ridotta applicazione dell’adeguamento all’inflazione avvenuta nel 2022. Nel contempo non viene citata alcuna iniziativa contro l’evasione fiscale.
E’ pertanto fondamentale la mobilitazione verso il governo e le scelte in tema di lavoro e di economia, che prossimamente vedrà lo svolgersi di tre manifestazioni nazionali tra cui quella del 13 Maggio a Milano a cui i pensionati bresciani parteciperanno.
A distanza di un anno dall’insediamento della nuova Segreteria, Meini traccia lo stato di avanzamento degli impegni assunti: e’stata riorganizzata l’attività di negoziazione. Tramite i componenti dell’Esecutivo sono stati coperti tutti gli ambiti territoriali, garantendo pertanto la partecipazione a tutte le negoziazioni con i comuni e ad ogni altra trattativa.
Meini conclude che la priorità resta comunque l’ambito Socio Sanitario, perché i cittadini hanno bisogno di risposte immediate ai propri problemi di salute dai Medici di Medicina Generale e dalle ASST, specie in una realtà in cui le Case di Comunità previste nella recente Riforma Sanitaria Lombarda non sono ancora attive e rispondenti alle funzionalità previste. Si aggiungono poi le difficoltà nel garantire le forme di assistenza domiciliare. A tale proposito e ‘allo studio l’organizzazione di un convegno sulla Sanità a Brescia.
Segue dibattito sulle priorità di intervento e sulle modalità di prospettare e diffondere le posizioni sindacali.
Chiude i lavori del consiglio l’intervento del Segretario Provinciale UIL Mario Bailo. Il Segretario ritorna sul tema delle priorità dell’attività sindacale, ribadendo come sia prioritario il problema del lavoro, del salario e della sicurezza nei luoghi di lavoro, creare lavoro attraverso investimenti e scelte strategiche su gli asset futuri, dato che in Italia ci sono 35 milioni di occupabili ma solo 23 milioni di lavoratori, ricordando anche tra le priorità i temi della scuola e dell’immigrazione tracciati durante la manifestazione del 1 Maggio.
Conclude precisando che la situazione sociale odierna è complessa ed articolata, diversa da quella di alcuni decenni fa, e che pertanto anche i messaggi e il modo di muoversi del Sindacato devono adeguarsi alla nuova realtà. Per questo motivo si apre una grande mobilitazione, in quanto si vuole andare a spiegare nei luoghi di lavoro la situazione e le possibili iniziative sindacali. Solo dopo una capillare attività di informazione ha senso mettere in campo ogni forma di mobilitazione, compreso uno sciopero generale.